Non era ricco lo gnomo Puccio. No davvero, non era ricco.

Aveva una capanna piccina nel cuore del nero bosco e nella capanna piccina una grassa gallina bonaria.

Faceva ogni giorno un uovo, la grassa gallina bonaria, un uovo, ogni giorno.

Puccio faceva con l’uovo una frittatina ogni giorno.

 

In una padellina piccina c’è una frittatina tonda.

Sul gran fuoco rosso salta la frittatina tonda.

Che odorino di frittata! Che odorino! Che odorino!

Nell’intera piccola capanna, c’è odorino di frittata.

C’è odorino di frittata, nell’intero grande bosco.

 

Dicevano fra loro i passerotti chiacchieroni:

- Ecco: è Puccio che ha cotto la sua frittata. Buongiorno Puccio, buongiorno, buongiorno e buon appetito!

Ma anche l’odiosa mosca Menè, veniva dal profondo del bosco.

Ogni giorno lei veniva e assaggiava la frittata.

Prima dello gnomo Puccio, lei assaggiava la frittata.

 

Un giorno l’uovo fu grosso grosso.

Che grosso uovo!

- Fammelo covare! - disse la grassa gallina bonaria.

- E la mia frittatina? - disse Puccio.

Ma era il primo desiderio della grassa gallina bonaria, il primo desiderio in tutta la sua vita.

 

 

Il grosso uovo fu covato. La fatica fu tale che la grassa gallina ne morì.

Tranquillamente morì, la grassa gallina bonaria.

Rick e Rock, color del torlo d’uovo, ebbero per culla un mezzo guscio per ciascuno.

 

Piccoli piccoli, Rick e Rock.

Piccoli piccoli, Rick e Rock.

Per la capanna piccina, piccoli piccoli, Rick e Rock.

Dove sono Rick e Rock? In ogni angolo della capanna piccina.

Rick e Rock, color del torlo d’uovo.

Piccoli piccoli, Rick e Rock.

 

Solo il loro pigolio era grande.

Riempiva l’intera piccola capanna e l’intero grande bosco ne era pieno.

Aprivano un occhio i passerotti addormentati e dicevano:

- Ecco il pigolio d’argento di Rick e di Rock.

Ma apriva uno dei suoi occhi cisposi, anche l’odiosa mosca Menè e borbottava: - Ecco l’insopportabile pigolio di Rick e di Rock.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Creste rosse.

Brillavano come fiamme accese, le creste rosse di Rick e di Rock. Fiamme accese nel nero bosco.

Nel chiaro mattino, Rick e Rock cantavano.

Quando cantavano nel chiaro mattino, tutto il bosco sembrava cantare.

 

Dicevan fra loro i passerotti chiacchieroni:

- Nessun gallo è più bello di Rick e di Rock.

Ma diceva l’odiosa mosca Menè: - Nel Turchestan c’eran galli più belli. Nel Turchestan, nel Turchestan, nel Turchestan.

 

Lo gnomo Puccio se ne va a cavallo.

Pel bosco nero, a cavallo di Rick.

é allegro a cavallo, lo gnomo Puccio.

Fischietta, fischietta, a cavallo di Rick.

Hòppe-la, hòppe-la, Rick Rick, Rick Rick.

Chicchirichì, Rick Rick,Rick Rick.          

 

                                                            

 

 

 

 

 

 

Un giorno lo gnomo, a cavallo di Rick, incontrò il principe Piccolino.

C’erano paggi e damigelle. Tanti paggi e damigelle, tutti dietro a Piccolino.

Piccolino piccolino, senza cavallo Piccolino!

Senza cavallo un principino!

Non c’è un piccolo cavallino per il principe Piccolino?

é piccino, Piccolino: nel suo regno grande grande, non si trova un cavallino.

Un cavallino piccino piccino, per il principe Piccolino.

 

Chicchirichì! Chicchirichì!

Lo gnomo Puccio ha un cavallino?

e non l’ha il principe Piccolino?

Chicchirichì, chicchirichì...

 
Vuole Rick, il principino.

Vuole Rick, il cavallino

che sa cantare chicchirichì.

 

E’ a cavallo, Piccolino.

A cavallo, a cavallo di Rick.

Com’è fiero Piccolino!

Ora è un vero principino!

A cavallo, a cavallo di Rick...

Chicchirichì, chicchirichì!

Tacevano i passerotti, con gli occhi tondi tondi.

Un piccolo principe è a cavallo di Rick!

Taceva perfino l’odiosa mosca Menè.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

Ogni giorno Piccolino cavalcava a cavallo di Rick.

Hòppe-la, hòppe-la, Rick Rick... Rick Rick...

Chicchirichì, Rick Rick... Rick Rick...

Era allegro il principino.

Tutto allegro a cavallo di Rick.

 

Una volta piccolino, a cavallo del suo Rick,

incontrò lo gnomo Puccio, a cavallo del suo Rock.

Che gran balzo fece Rick, alla vista del suo Rock!

Manca poco Piccolino fa capitombola, il principino!

 

 

 

 

Chi più corre? Rick o Rock?

Chicchirichì? o Coccorocò?

Hòppe-la, hòppe-la, Rick Rick... Rick Rick...

Hòppe-la, hòppe-la, Rock Rock... Rock Rock...

Chicchirichì, Rick Rick... Rick Rick...

Coccorocò, Rock Rock... Rock Rock...

 

Per tre giorni e per tre notti,

Rick, Rock, Puccio e Piccolino

Hòppe-la, hòppe-la... galoppa galoppa...

Galoppa galoppa... hòppe-la, hoppè-la...

 

Chi lo sa, chi lo sa, dove Rick arriverà?...

Dove Rock arriverà, chi lo sa, chi lo sa?...

Hòppe-la, hòppe-la... galoppa galoppa...

Galoppa galoppa... hòppe-la, hoppè-la...

 

Risplendeva nella notte un castello tutto bianco.

All’intorno c’era un giardino.

Che silenzio nel giardino! é un giardino tutto bianco.

Sa di fiore tutta l’aria, nel silenzio del giardino.

 

Nel giardino, semisdraiata, c’era una piccola principessa.

Una principessa piccina ed un vecchio, vecchissimo re.

La piccola principessa, teneva stretta nella sua mano, la manina della bambola Picò.

 

Dormivano tutti tra i candidi fiori di pero. Picò, la principessa piccina ed il vecchio vecchissimo re.

Dormivano tutti tra i candidi fiori di pero.

 

Petali leggeri dormivano nell’aria.

Dormivano le argentee farfalle e le nubi bianchissime in cielo.

Dormiva il vento e la luna bianca.

Tutti tutti dormivano, i candidi fiori di pero.

 

 

 

 

 

 

Solo la barba del vecchio re non si era addormentata e cresceva cresceva...

Cresceva cresceva, cresceva cresceva... e inondava tutto il giardino di spuma bianca.

Le mura ne erano vestite e bianche matasse avvolgevano i tronchi dei peri.

 

Questo è un incantesimo.

Il giardino sparirà nella spuma bianca.

Anche la piccola principessa, anche Picò, anche il vecchissimo re, tutti spariranno nella spuma bianca.

Questo è un incantesimo.

 

 

 

 

 

    

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel silenzio del giardino Rick e Rock cantavano.

Subito il vecchissimo re aprì i suoi occhi cerulei.

La piccola principessa sollevò le ciglia di seta.

Di scatto, rialzò le sue palpebre di porcellana, anche la bambola Picò.

 

Si levò in piedi il vecchissimo re, ancora tutto ravvolto nella sua barba smisurata.

- Voi avete salvato me, la mia piccina e la sua bambola Picò da un maligno incantesimo - diceva il vecchissimo re - verrete tutti, se vorrete, ad abitare nel mio palazzo di diamante.

 

Fu così che Piccolino, Rick e Rock andarono ad abitare nel palazzo di diamante. Andò proprio così.

Lo gnomo Puccio tornò a vivere tutto solo, nella capanna piccina.

Bello era il palazzo di diamante e bello il giardino, vestito soltanto del candido fiore del pero, ma assai, assai più bella, era per lui la capanna piccina, nel cuore del nero bosco.

 

Qualche volta un chicchirichì d’argento giungeva di lontano, fin nel cuore del nero bosco. Fino alla soglia della capanna piccina.

Sorrideva allora lo gnomo Puccio: - Questo è Rick che mi manda il suo buongiorno o forse è Rock?...

- é Rick! é Rock! - cantavano allora i passerotti chiacchieroni.

Solo l’odiosa mosca Menè odiosamente ribatteva:

- Non è né Rick né Rock!